
La Storia

Agli inizi del 1993 una copiosa documentazione, facente parte del fondo Cerasa, che riportava notizie sulla storia e sulle ricerche fatte nell'800 dalla famiglia Campanari nelle campagne dell'alto Lazio, divenne proprietà del Comune di Tuscania; nel 1994 il prof. Francesco Buranelli, allora Direttore del Reparto Antichità Etrusco-Italiche dei Musei Vaticani, esperto dei preziosi documenti reperiti per averli già studiati ed in parte pubblicati, propose al sindaco di Tuscania Regino Brachetti l'idea di dare vita ad un'associazione che unisse studiosi di archeologia e cittadini appassionati della storia etrusca; all'ipotesi incoraggiava anche uno dei discendenti dei Campanari, l'80enne Vincenzo, appassionato della storia di famiglia e simpatica figura di tuscanese.
L’Amministrazione Comunale approvò in linea generale la proposta e, nel corso degli anni 95 e 96, ebbero luogo gli incontri preliminari: il Consigliere delegato alla Cultura, Cesare Pocci, in accordo con il prof. Buranelli, predispose la costituzione del sodalizio e ne ottenne l’approvazione del Consiglio Comunale, con delibera n. 20 del 27 febbraio 1997. L’atto notarile di nascita dell'Associazione ebbe luogo il successivo marzo, nella sala della della Biblioteca Comunale di Tuscania davanti al notaio Anna Laura Paoletti ed alla presenza di 16 soci fondatori, nelle persone di:
Regino Brachetti, sindaco di Tuscania
Cesare Pocci, consigliere delegato alla Cultura
Horst Blank, archeologo
Giuseppe Brachetti, funzionario di banca
Francesco Buranelli, archeologo
Fabrizio Campanari, insegnante
Laura Cecchetti, professoressa
Filippo Delpino, archeologo
Fabrizio Fava, impiegato comunale
Alberto Gargiuli, agricoltore
M. Donatella Gentili, archeologa
Anselmo Lucci, funzionario di banca
Antonio Marinozzi, professionista
